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Episodio 01
Nazo no CLASSMATE Un misterioso compagno di classe Direzione dell’animazione: Hideyuki Motohashi Storyboard e regia: Seiki Sugawara Sceneggiatura: Michiko Yokote Riassunto: La storia comincia con un flashback in cui una Sakura bambina si trova in uno strano posto e osserva una ruota rossa fluttuare nel cielo. Salto al presente, con Sakura al suo primo anno di liceo e che ha il potere di vedere i fantasmi: la ragazza incontra il suo nuovo vicino di banco Rinne Rokudo, che era assente dall’inizio dell’anno e il quale, invisibile agli altri, cerca di quietare con poca fortuna lo spirito di un cane chihuahua. Sakura si chiede se sia un fantasma anche lui, ma viene smentita quando Rinne si presenta regolarmente a scuola come un ragazzo normale. Dopo essersi interessato al problema di Rika, una compagna di classe che riceve delle telefonate di natura soprannaturale, Rinne consiglia a quest’ultima di fare un’offerta in cibo e in denaro alla capannina meteorologica del cortile, per poi però ritirare lui stesso i “doni” usando la sua forma invisibile. Sakura chiede conto del suo operato e finisce per collaborare con il ragazzo alla soluzione del mistero del telefonino: insieme riescono ad evocare il fantasma responsabile delle chiamate e soddisfare il suo rimpianto terreno, legato ad uno dei professori che aveva preso per sbaglio la sua tuta da ginnastica. Di ritorno dalla breve avventura, incontrano per strada il fantasma di un ragazzo liceale che da tempo tallonava Sakura; questo si trasforma improvvisamente in uno spirito maligno e tocca a Rinne fermarlo, con l’aiuto fondamentale della stessa Sakura la quale si trova costretta a finanziare l’acquisto della sua arma. Rinne confessa infine di essere uno shinigami… “più o meno”, e successivamente lo vediamo continuare ad operare nella scuola, mantenendosi, dato che è in bolletta, con le offerte alla capannina meteorologica. Differenze con il manga: L’episodio incastra le prime due storyline una nell’altra, dato che il caso delle telefonate fa parte dei capitoli 2-3 e si infila a metà della storia del capitolo 1 (questo crea qualche leggera incongruenza, soprattutto quando Rinne fa la sua prima comparsa “visibile” senza suscitare la minima reazione nelle compagne di Sakura). Qui Sakura, Miho e Rika si conoscono già, mentre nella storia originale fanno amicizia proprio nei primi capitoli. Viene eliminata, purtroppo, la divertente scena della testata tra Rinne e Sakura. C’è un errorino (forzatura, più che altro) nella sceneggiatura. Incontrato il fantasma del liceale, Rinne chiede a Sakura quanti soldi le siano rimasti e lei risponde “circa 1500 yen”, al che lui si meraviglia per tanta opulenza! Ma la scena non è presente nel manga, infatti più tardi Rinne chiederà a Sakura 500 yen ma sarà convinto che lei non possa davvero disporre “di una somma così ingente”... nell’anime la scena è necessariamente (e forzatamente) alterata nel senso che lui pensa solo che Sakura non gli voglia prestare il denaro. Note: Miho nota che “siamo già a maggio” e il vicino di banco di Sakura non si è ancora fatto vedere. Ciò perché l’anno scolastico in Giappone inizia ad aprile, e dunque Rinne si è già perso “ufficialmente” un mese di lezioni. Molto valida la traduzione italiana, solo troppo poco adattata in alcuni punti. “Passaggio spirituale” è diventato “via degli spiriti”, e vabbè. Inoltre “Ruota della Trasmigrazione” è più corretto, volendo, di “Cerchio della Reincarnazione”. In originale è “Rinne no Wa”, quindi è più adatto “ruota”. Rimane invece poco comprensibile il letterale “nonnina/sorellona” anziché “signora/signorina”, che ha sicuramente più senso nella lingua italiana. La “ruota di fuoco” è in originale una tecnica chiamata “kasha retsudan”, letteralmente “taglio violento della ruota fiammeggiante”, ma il “kasha” nella tradizione buddista è proprio il carro fiammante che conduce all’inferno le anime dei peccatori. Commento: La trasposizione è abbastanza fedele, e si avverte la volontà di mantenere un ritmo serrato nonostante in questi primi capitoli non accadano davvero cose eclatanti, in pratica si vuole arrivare dritti al sodo e la scelta mi pare saggia. Il character design è molto gradevole e le animazioni in sintonia, senza sbavature se non in qualche inquadratura da lontano. Le ost sono orecchiabili, anche nulla per ora rimane particolarmente impresso. Non è certo trascendentale, ma rimane un primo episodio molto valido, specie se rapportato a quelli di alcuni anime contemporanei (si confronti con Sailor Moon Crystal, ma anche con Magic Kaito). Se c’è un problema è che i personaggi sembrano dare tutto per scontato: Rinne dovrebbe suscitare maggiore curiosità almeno in Sakura ma lei non se ne preoccupa un granché, fantasma o simil-fantasma che sia (almeno nel manga c’era un’ottima gag in cui Sakura “verificava” andandogli a sbattere addosso), e questo ammazza ogni parvenza di pathos. Ci sono le stranezze e i fenomeni paranormali, sì, ma non sono enfatizzati a dovere, forse per la fretta di arrivare al punto. A difesa dello staff anime, il primo capitolo manga non è molto entusiasmante già di suo, e allungato da solo per i venti minuti dell’episodio avrebbe sicuramente annoiato lo spettatore. Molto buone alcune aggiunte. “Non puoi permetterti la divisa scolastica, ma un haori invece sì?” è una battuta davvero carina. E anche questo scambio: “Ma se me ne vado…”, “Non preoccuparti per me”, “No, è che non vorrei ti fregassi il cellulare!”. Sembrano scritti dalla Takahashi, e forse qui l’esperienza di Michiko Yokote (che già era sceneggiatrice in Ranma 1/2) si fa sentire tutta. Ultime osservazioni: -dato che Rinne fequenterà d’ora in avanti regolarmente la scuola, per quale motivo mai ha saltato un intero mese di lezioni? -certo che il professor Suzuku non batte ciglio nel vedere il fantasma, non dovrebbe spaventarsi un poco? -dunque il rimpianto del liceale-fantasma era Sakura, e qui va bene… ma si può sapere qual era il rimpianto di Chihuataro? |